Pianta di peperoncino

La pianta di peperoncino in casa è un po’ il sogno di tutti gli appassionati. Eppure, non tutte le piante sono uguali. Dunque, se vuoi coltivare la tua pianta, è bene conoscere la differenzia tra le varietà esistenti, che sono oltre 3000.

Innanzitutto, la pianta di peperoncino fa parte della famiglia delle Solanaceae, originaria delle Americhe, e comprende i peperoni, i peperoncini dolci, i peperoncini decorativi e i tanto adorati e temuti peperoncini piccantini.

Sono state individuate cinque specie tra le più comuni: il Capsicum Annuum (in generale la più comune e la più coltivata in Italia), il Capsicum pubescens, il Capsicum baccatum, il Capsicum chinense e il Capsicum frutescens.

Vediamo insieme nel dettaglio quali sono le caratteristiche di ciascuna specie e come distinguerle l’una dall’altra!
 

Pianta di peperoncino: le specie

Per capire che tipo di pianta di peperoncino si sta coltivando, individuare la specie è sicuramente il primo passo. Infatti, ognuna ha delle peculiarità che è importante riconoscere, soprattutto se si è degli appassionati. Le varietà da tenere bene a mente sono più che altro due: il Capsicum Annuum e il Capsicum Chinense.

Il Capsicum annuum è la specie più coltivata in Italia, se non addirittura al mondo. Infatti, è proprio questa pianta di peperoncino che comprende le varietà più conosciute e diffuse, come i peperoni dolci o il peperoncino di Cayenna. Insomma, si può dire che tutte le varietà più comuni che utilizziamo noi in cucina appartengono a questa specie.

Il Capsicum chinense è una qualità originaria dell’America tropicale, più precisamente dell'Amazzonia. È proprio questa specie quella da “Guinness”: infatti, a questa qualità appartengono alcuni tra i peperoncini più piccanti al mondo, tra cui l’Habanero, fino al 2006 Guinness dei primati per piccantezza, il Dorset Naga, lo Scotch Bonnet e il Fatalii.

Dunque, occhio! Vediamo nello specifico le caratteristiche di ogni specie.
 

Pianta di peperoncino, come distinguere le specie

“Pianta di peperoncino” è un termine troppo generico. Infatti, per questa pianta, ne esistono ben cinque specie differenti con caratteristiche nettamente diverse, tra cui la piccantezza del frutto, che è la parte che a noi intenditori più interessa.

Come già accennato, il Capsicum annuum è la specie più diffusa ed è a questa varietà che appartengono i peperoni e i peperoncini dolci. Si tratta probabilmente della specie più vicina all’antenato del genere Capsicum, essendo distribuita su una superficie molto vasta che comprende grosse aree dell’America settentrionale e meridionale ed è sicuro che molte varietà di questa specie venissero già consumate dai Maya e dagli Aztechi. Oggi, questa qualità è coltivata in tutto il mondo, Italia compresa.

Le caratteristiche fisiche della classica pianta di peperoncino Capsicum Annuum sono sicuramente il portamento eretto dell’arbusto il cui fusto può essere ricoperto da peli e che, a seconda della specie, può variare in altezza dai 40 agli 80cm. Le foglie sono tipicamente lanceolate, di un bel colore verde chiaro.

Presenta dei fiorellini bianchi, piccoli, la cui corolla è composta da massimo 5 o 7 petali, con stami giallo pallido. Questi compaiono all'ascella delle foglie in estate.

Ma passiamo ai frutti: di colore verde quando acerbi, quando maturi presentano delle colorazioni che virano dal bianco al viola, ma anche al giallo, all’arancione o al rosso, in base alla varietà, da cui dipende anche la forma, che può essere più tonda, lunga o magari più grande e fallica.

Altra specie di cui abbiamo parlato è il Capsicum baccatum, il quale contiene molte varietà, anche ornamentali. Alla specie Baccatum appartengono la maggior parte delle varietà utilizzate nella cucina sud-americana. Probabilmente originaria del Perù, viene coltivata principalmente in America latina.

La pianta di peperoncino di questa specie si presenta come un piccolo arbusto eretto, simile ad un alberello, la cui altezza può variare dal mezzo metro fino ai due, in base alla varietà, con foglie lanceolate e verdi.

I fiori sono tendenzialmente a corolla bianca e possono presentare macchie dal giallo al marrone. In generale, sono simili a quelli della specie Annuum e presentano dai 5 ai 7 petali. La vera caratteristica è il frutto, che in base alla varietà può essere di diversi colori e forme.

I frutti sono di fattezze talmente varie che molto spesso questa qualità viene impiegata soprattutto a scopo ornamentale, anche perché le piante Baccatum presentano moltissime bacche. Insomma, un tripudio di sentori e colori!

Passiamo adesso alla specie Capsicum Chinense, forse la più conosciuta da tutti gli amanti del piccante. Infatti, come già accennato, a questo ramo appartengono i peperoncini più piccanti in assoluto, come l'Habanero, il Dorset Naga e lo Scotch Bonnet.

Questa specie è la più coltivata della zona delle Ande e dei Caraibi ed è antichissima. Alcuni resti di Chinense sono stati trovati in una grotta in Perù e risalgono al 6.5000 a.C. La pianta di peperoncino della varietà Chinense è simile a un alberello, eretta e dritta ed ha una crescita tendenzialmente lenta.

Elemento che realmente differenzia la pianta sono i fiori, che possono anche avere una caratteristica forma a campanula che li differenzia dai fiorellini delle altre varietà. Anche il colore è divergente: bianco o verdognolo, presenta stami viola, mentre le foglie della pianta, coperte da peluria sulla pagina inferiore, sono più larghe e ruvide.

Il frutto ha un caratteristico odore dolce, fruttato, e si presenta in svariate forme e colori, in base alla varietà. Può essere piccolo, grande, a cornetto o a campanella, lungo o rugoso… insomma, si possono trovare di tutti i tipi.
Sulla scala Scoville, la varietà Chinense può andare da zero unità SHU fino al milione e passa.

Di questa famiglia fa parte il peperoncino più piccante del mondo, il Carolina Reaper, peperoncino record che misura 1,569,300 SHU. La varietà frutescens è la meno varia per quanto riguarda il repertorio di frutti e di colori. Si tratta però di una famiglia di rilevanza perché è a quest’ultima che appartiene il tabasco, utilizzato per fare la celebre salsa.

Una delle famiglie più note e conosciute in sud e centro America è la Capsicum pubescens, che viene coltivata da millenni. Si tratta della specie più resistente al freddo, tant’è che riesce a crescere anche ad altitudini elevate e, paradossalmente, non tollera le temperature tropicali.

La pianta, simile a un piccolo alberello rampicante, è particolarmente invasiva e necessita di un’attenzione in più. I fiori sono di un particolarissimo colore violaceo. I frutti, invece, sono molto grandi e spessi, motivo per cui vengono solitamente usati freschi, essendo difficile l’essicazione.

Indipendentemente dalla varietà, contengono sempre semi neri o comunque di un colore molto scuro. Ecco dunque terminata questa breve rassegna delle varietà di pianta di peperoncino. È evidente che si tratta di indicazioni generiche: infatti, se è vero che ogni qualità ha caratteristiche proprie, è anche vero che ogni varietà ha ulteriori caratteristiche specifiche che contribuiscono a renderla unica.

Bisogna infatti considerare la grandezza effettiva della pianta, colori delle foglie e dei fiori, colori e forma dei frutti, grado di piccantezza… insomma, i fattori da considerare sono molteplici. A cosa serve dunque la distinzione delle cinque famiglie? Fondamentalmente ad orientarsi.

Se si cercano peperoncini dolci, ad esempio, è più probabile trovarne nella qualità Annuum piuttosto che nella Chinense. Se cerchi piante decorative, probabilmente dovrai cercare tra le Baccatum. Infine, in base alle tue esigenze, non ti resterà che scegliere.

Una cosa è certa: qualunque tipologia di peperoncino cerchi, sul catalogo di Dottor Peperoncino la troverai! Dà un’occhiata alla nostra selezione: troverai peperoncini di ogni varietà possibile e immaginaria. Dunque, cosa cerchi?