Tra gli ortaggi che si possono coltivare, il peperoncino è sicuramente uno dei più affascinanti ed appassiona molti coltivatori in tutta Italia. Coltivarlo non è facile, poiché richiede una cura costante, nonostante attecchisca con rapidità.
Ci sono delle semplici regole da seguire per una corretta coltivazione e alla fine i risultati ripagheranno tutti gli sforzi.
Vediamo insieme le condizioni necessarie per garantire a queste piantine di crescere e dare i loro frutti.
La pianta del peperoncino appartiene al genere Capsicum della famiglia delle solanacee, così come le patate, i pomodori, i peperoni e le melanzane.
Esistono tantissimi tipi diversi di peperoncino nel mondo, quasi un centinaio. La varietà più diffusa in Europa e in Italia è la Capsicum Annuum, ma esistono altre famiglie come ad esempio la Capsicum Chinense, alla quale appartengono alcuni dei peperoncini più famosi e piccanti al mondo come le varierà dell'Habanero, del Bhut Jolokia, del Naga Morich e del Trinidad Moruga Scorpion.
Prima di acquistare e fornirsi degli strumenti necessari alla cura e coltivazione di queste piante, è bene informarsi sulla varietà di peperoncino che è stata scelta.
Ci sono diversi modi per coltivare il peperoncino e bisogna prestare attenzione a fattori come il terreno, la luce, la temperatura e altro ancora.
Un ottimo terreno in cui piantare i semi è quello composto per il 50% di sabbia e con un ridotto contenuto di argilla; ad ogni modo esso non deve essere troppo compatto.
Bisogna prestare molta attenzione al ristagno di acqua che deve essere assolutamente evitato: la pianta teme lo stress idrico e in questo modo si danneggerebbe. Nel caso invece in cui l'acqua venisse a mancare, si andrebbe incontro alla caduta di bacche e fiori e si potrebbe deteriorare la pianta in maniera irreversibile. Se la temperatura fosse particolarmente elevata e quindi il terreno si seccasse più rapidamente, occorre fornire più acqua e, nel caso, smuovere il terriccio con un bastoncino.
Bisogna inoltre garantire alla piantina il materiale organico e i nutrienti necessari alla crescita; per questo motivo si possono utilizzare anche dei prodotti fertilizzanti per assicurare anche una crescita più rapida.
La temperatura è un altro elemento fondamentale. Pensa che è proprio la temperatura che determina la piccantezza: il contenuto dei capsaicinoidi aumenta all'aumentare dei gradi centigradi.
Nel periodo della germinazione, la pianta dovrebbe essere ad una temperatura compresa tra i 20°C e i 30°C e non dovrebbe mai scendere sotto i 10-12°C, nè superare i 30°C.
I cambiamenti della temperatura determinano l'aspetto finale che assumeranno proprio i frutti: alla diminuzione di gradi centigradi, ad esempio, corrispondono peperoncini più allungati e a punta.
In generale dunque la necessità è quella di temperature piuttosto elevate, ecco perchè è preferibile che la semina avvenga nel periodo compreso tra marzo e maggio, a seconda poi della zona in cui vivete, poiché è quello successivo al freddo invernale e permette alla pianta di crescere e maturare nei mesi più caldi dell'anno.
Anche la luce svolge un ruolo fondamentale per le piantine di peperoncino, così come per tutte le altre piante. Inizialmente, però, nella fase di germiniazione è proprio il contrario: per facilitare il processo di maturazione del seme è consigliabile un ambiente buio.
A partire dalla fase di crescita e successivamente nella fase di fioritura la luce dovrà essere sempre presente. Se la piantina è coltivata all'esterno, durante l'estate avrai il numero ideale e necessario di ore per la crescita, che è mediamente 18 ore.
Come molte piante, anche quella del peperoncino viene attaccata dai parassiti. In particolare, i parassiti animali sono i nemici peggiori e tra essi quelli che più colpiscono queste piante sono il ragnetto rosso, gli afidi e i pidocchi. La presenza del primo è segnalata dal fatto che le foglie che esso punge assumono un color bronzo e in esse si può notare una specie di ragnatela. Dunque è fondamentale agire rapidamente rimuovendo le piante aggredite e utilizzando prodoti adatti.
Le foglie attaccate dall'afide verde invece ingialliscono progressivamente e tendono ad arricciarsi. per combattere questo parassita si possono utilizzare le coccinelle. Le coccinelle prediligono il finocchio, le carote e il tarassaco, quindi la vicinanza di una di queste piante al peperoncino faciliterebbe il loro intervento.
Ci sono infine dei rimedi naturali che potrebbero scacciare gli animali parassiti, come la nebulizzazione di sapone di Marsiglia diluito in acqua, che avendo un profumo forte e sgradevole, allontanerebbe gli afidi. Anche l'olio di Neem è un repellente efficace per combattere insetti e zanzare.
Il peperoncino si può piantare in pieno campo, nell'orto, ma anche in vaso oppure indoor usufruendo di una grow box. In generale le regole da seguire per terreno, luce e temperatura sono le stesse, differiscono però le modalità in cui tali condizioni vengono predisposte.
La coltivazione nell'orto possiamo dire che sia la più semplice, poiché sfrutta la luce e le temperature naturali. Il suolo deve comunque presentarsi ben drenante, ricco di sostanza organica e concimato generosamente con compost e letame maturi; il pH deve essere leggermente acido, compreso tra 4.5 e 6.5.
Le piantine di peperoncino dovrebbero essere disposte su file, distanti dai 30 ai 50 centimetri a seconda delle varietà. Durante il trapianto l'irrigazione è un'operazione molto importante per la giusta crescita, successivamente però non saranno richieste particolari esigenze idriche, oltre a quelle sopraccitate nel paragrafo dedicato all'irrigazione.
Nel caso in cui il peperoncino venga coltivato in casa o sul balcone della finestra è corretto rinvasare due volte le piantine in modo che possano crescere uniformemente. Mi raccomando: la crescita non va rallentata; è necessario utilizzare prima un vaso con dimensioni discrete in base anche all’ampiezza della piantina che si ha dinnanzi e cambiare contenitore, quindi un vaso più grande e spazioso, al successivo secondo trapianto, che avverrà dopo circa due settimane. Una pianta alta 15-20 centimetri ha bisogno di un vaso dal diametro di circa 15 centimetri, mentre le piante alte fino a 50-60 centimetri necessitano di un contenitore largo dai 20 ai 25 centimetri.
Sul fondo del vaso occorre versare uno strato sottile di argilla espansa o ghiaia, prevedendo un sistema di drenaggio efficace che eviti il ristagno di acqua e la formazione di muffe, e aggiungendo poi del terriccio universale.
Meglio posizionare il vaso per una piantina di peperoncino in zone ben illuminate e occorre annaffiate con regolarità, evitando le ore di luce diretta, dunque la mattina presto e il tardo pomeriggio dopo il tramonto.
Per quanto riguarda invece la coltivazione indoor, c'è la possibilità di creare un ambiente protetto per tenere al riparo il nostro peperoncino: esistono in commercio vere e proprie scatole, chiamate grow box che si possono costruire anche autonomamente con un kit appropriato, fornite di un sistema di riscaldamento, uno di areazione e una giusta illuminazione.
I casi in cui si sceglie di coltivare la pianta internamente sono solitamente due: se si vive in una zona piuttosto fredda, oppure se si vuole anticipare la coltivazione in modo da poter ottenere i frutti di peperoncino in tempi brevi, anche prima dell'arrivo della stagione calda.
Le luci adatte a questo tipo di coltivazione sono luci calde, come lampadine fluorescenti o le lampade tubolari di colore giallo, rosso o viola e, ancora più efficaci, le lampade a LED e le lampade HPS.
Presta però attenzione perchè a volte per le due fasi di crescita e di fioritura servono diversi tipi di LED.
Molte persone coltivano le piantine di peperoncino in vaso o idoor anche per una questione estetica e a scopo decorativo: i peperoncini di vari colori offrono vivacità all'ambiente. Anche nell'orto le vostre piante non passeranno inosservate e avete la possibilità di coltivarle anche assieme ad altri ortaggi, fiori e piante aromatiche!